Cucinare in barca: il baccalà

Il baccalà è uno di quegli alimenti che in caso di lunghe navigazioni o di permanenza prolungata in barca può davvero fare comodo.

È facile da stivare, si conserva a lungo, non crea “pattumiera”, ovvero scatolette o confezioni che bisogna buttare via (quello dello spazio occupato dai rifiuti a bordo no. è un problema da sottovalutare se si decide di passare un lungo periodo in barca), si presta a numerose ricette ed è salutare.

Unico limite: il fatto di doverlo dissalare accuratamente prima di cucinarlo.

Un grande classico della cucina Carrarina è il baccalà marinato, di seguito la ricetta

Se in barca avete un forno funzionante, ma è possibile prepararlo anche in casseruola, ecco il baccalà con le patate e le cipolle (potete anche preparare una versione con i porri, che io forse preferisco).

Fate un soffritto di porri o cipolle, aggiungete il baccalà a pezzi e fate cuocere qualche minuto, giusto per amalgamare, con una spruzzata di vino bianco.

Tagliate le patate a fette molto sottili e in una teglia (o un tegame antiaderente) alternate le patate e il baccalà.

Infornate e servite tiepido.

Questa la foto originale su Baraonda!

baccalà patate
baccalà con le patate

Il baccalà ben si abbina ai vini bianchi, ma anche ai rossi (purché non eccessivamente strutturati). Noi vi consigliamo il Vermentino Cuore di Candia DOC di Cantine Ramarro.

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