Tellaro e il polpo campanaro

La vecchia chiesa rosa di Tellaro, alla quale è legata la leggenda del polpo campanaro è ubicata direttamente sul mare, a pochi metri dagli scogli, circondata dalle case dai tipici colori liguri addossate le une alle altre tra gli stretti carruggi.

Risalente al XVI secolo, a vecchia chiesa di Tellaro, che con la sua abside sembra una nave pronta ad essere varata, conserva alcuni marmi forse provenienti dall’omonima chiesa di Barbazzano: una pala marmorea scolpita a basso rilievo, del secolo XVI, mentre il fonte battesimale di stile barocco e la statua di San Giorgio sono state trasferite nella nuova chiesa parrocchiale Stella Maris, costruita nel 1942.

La chiesa è legata alla leggenda del polpo, come reca un’iscrizione “Saraceni mare nostrum infestantes sunt noctu profligati quod polipus aer cirris suis sacrum pulsabat“.

Si narra infatti del salvataggio di Tellaro da un attacco notturno dei pirati saraceni, nel medioevo, ad opera d’un polpo gigante che destò la popolazione suonando a martello le campane della chiesa.

In ricordo di questo la seconda domenica di agosto si svolge la tradizionale Sagra del Polpo.

David Lawrence, a Tellaro soggiornò con la sua Chatterley – Frieda Richtofen cugina del Barone Rosso -, e Mario Soldati dopo aver visitato tanto del Belpaese concluse che come si sta nella landa della Sprugola, meglio non c’è e ivi rimase.

Il polpo alla tellarese

Da assaggiare in loco, ma anche da preparare a casa.
Vi serviranno il polpo, delle patate, un poco di limone, olive taggiasche, olio di Tellaro (ok, fate con quello che avete, purché sia olio EVO), olio, prezzemolo e una manciata di erbe aromatiche della zona.

Perché il polpo risulti morbido va bollito senza sale ( solo una foglia di alloro) per circa 40 minuti per chilo e lasciato raffreddare nella sua acqua.

Unite le patate bollite, condite e portate in tavola.

Polpo e leggende a parte, Tellaro è indubbiamente uno dei borghi del Golfo dei Poeti a cui è d’obbligo fare una visita.

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